La gestione operativa delle barriere del Mose
Già da tempo all’Arsenale si stanno sperimentando i sistemi di gestione per l’esercizio del Mose (l’insieme delle procedure informatizzate relative alla previsione delle acque alte, ai sistemi di allerta operativa, ai processi di decisione per il sollevamento/abbassamento delle barriere), modellando gli effetti delle manovre, il comportamento delle paratoie, le possibili interferenze con il traffico portuale, l’uso delle conche di navigazione, ecc. Le barriere mobili, che consentiranno di isolare la laguna dal mare in caso di pericolo, sono state progettate per proteggere Venezia e gli altri abitati lagunari da qualsiasi acqua alta, compresi gli eventi eccezionali come quello del 4 novembre 1966 (194 cm). Attualmente si prevedono in media, ogni anno, 4 casi di acqua alta per cui sarà necessario mettere in funzione il Mose, per una durata media delle chiusure delle bocche di porto di 3/5 ore per ciascun evento. Il sistema è progettato per far fronte a un dislivello mare-laguna sino a 3 m ed è in grado di proteggere tutti gli abitati lagunari, sia nelle attuali condizioni, sia in caso di crescita del livello del mare sino a 60 cm. Il sistema di gestione del Mose si compone di tre sottosistemi principali: il monitoraggio dei parametri meteomarini; la previsione delle acque alte; il sistema di supporto alle decisioni per la gestione.
Monitoraggio dei parametri meteomarini
La gestione operativa delle barriere ha un elevatissimo grado di affidabilità in quanto l’effettiva decisione della chiusura delle barriere avviene in base alla misura diretta del livello delle acque e non in base al dato previsto. Le previsioni servono per stabilire l’allerta circa il possibile verificarsi di un prossimo evento di acqua alta, ma è il rilievo effettivo sul campo a fornire le informazioni decisive per la messa in funzione o meno delle barriere. In particolare, le procedure di gestione hanno stabilito che le paratoie vengano sollevate quando l’acqua raggiunge determinati livelli prestabiliti che variano secondo una successione progressiva da quello più basso (in caso di eventi più intensi) a quello più alto (per gli eventi meno sostenuti). Per controllare l’evoluzione dell’andamento della marea in tempo reale si utilizza una rete di mareografi che ogni 5 minuti trasmette i dati di livello delle acque di fronte alle bocche di porto e in laguna, mentre contestualmente si misurano anche i venti locali e i valori delle precipitazioni in laguna e sul bacino scolante, calcolando il volume totale dell’acqua recapitata in laguna. Le informazioni, organizzate e rese disponibili in data base, sono continuamente verificate sia per poter essere subito utilizzate dai modelli di previsione delle acque alte, sia appunto per procedere direttamente alla decisione di chiusura delle bocche di porto con le barriere. L’affidabilità del sistema è garantita da controlli automatici che comprendono l’invio di avvisi in caso di malfunzionamento. Il sistema di monitoraggio acquisisce i dati misurati dalle reti del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche e da altri Enti e Istituzioni con cui sono stati stipulati accordi di collaborazione (Aeronautica militare, Arpa Emilia Romagna, Arpa Veneto, Protezione Civile del Veneto e del Friuli Venezia-Giulia, Istituzione centro previsioni e segnalazioni maree del Comune di Venezia, CNR – ISMAR). I dati vengono trasmessi con modalità e strumenti diversi: via cavo, via radio, via web da siti ftp, via telefonia mobile.
Previsione delle acque alte
Per la previsione delle acque alte in laguna, e in particolare a Venezia e Chioggia, sono operativi modelli matematici che ogni ora producono le previsioni di marea nei punti di interesse tenendo conto dei dati di livello misurati e delle previsioni di vento e pressione fornite dal Centro europeo ECMWF di Reading, tramite il Ministero della Difesa - Aeronautica militare, e dall’Arpa Emilia Romagna per i modelli locali.
Nell’ambito della gestione del Mose, il sistema di previsione delle acque alte è impiegato per l’allerta operativa, con 36 ore di anticipo, rispetto al verificarsi di alte maree che potrebbero richiedere il sollevamento delle barriere mobili. Durante la fase di allerta si definisce la classe di intensità dell’evento e la corrispondente quota di chiusura a seconda del livello massimo previsto, maggiorato di 20 cm per cautelarsi contro i possibili errori della previsione. Con la procedura di allerta, la manovra per mettere in funzione le paratoie del Mose può essere effettuata con il preavviso necessario per la sicurezza del traffico portuale e dei mezzi navali di sorveglianza e soccorso. Durante la fase di allerta, infatti, si continua a seguire l’evoluzione delle misure e delle previsioni di livello e, nel caso in cui la previsione di acqua alta restasse confermata, tre ore prima dell’inizio della manovra di chiusura si attiva la procedura di interruzione del traffico portuale, d’intesa con le Autorità portuali e le Capitanerie di porto di Venezia e Chioggia e si avvia l’uso delle conche di navigazione. Contemporaneamente si confermano gli avvisi e si comunicano i tempi di chiusura agli altri Enti che operano sul territorio. La fase di allerta, e successivo ordine di chiusura, si conclude con il sollevamento delle barriere quando il livello dell’acqua in mare raggiunge la quota stabilita per la chiusura stessa, oppure con l’avviso di cessato allarme.
Sistema di supporto alle decisioni per la gestione
Il Sistema informatico di supporto alle decisioni consentirà di decidere le manovre di chiusura e riapertura delle barriere e cioè quando e per quanto tempo mettere in funzione le paratoie del Mose. Il Sistema di supporto alle decisioni impiega le previsioni di acqua alta, i dati misurati del livello della marea e quelli relativi al sovralzo dei livello dell’acqua in laguna durante la chiusura delle bocche di porto già elaborati e disponibili nei data base. Attraverso apposite consolle si controllano le procedure di simulazione e di analisi, gli ordini di sollevamento/abbassamento delle paratoie, i servizi di segnalazione e comunicazione agli altri Soggetti interessati. Dall’ottobre 2011 il Sistema informatico per la gestione del Mose è operativo presso il “Centro Sistemi di previsione e modelli”, la Control room dell’Arsenale di Venezia, per sperimentarne le prestazioni, riproducendo gli effetti idraulici del sollevamento virtuale delle barriere mobili mediante modelli matematici che, appunto, consentono di studiare il sistema come se le bocche di porto fossero già attrezzate con le paratoie completamente funzionanti. I modelli matematici sono cruciali per capire le regole di gestione e simulare con accuratezza il comportamento di un sistema così complesso, condizionato dalle molteplici variabili che intervengono nel processo decisionale relativo alle operazioni di chiusura. L’utilizzo dei modelli permette, a tutti gli effetti, veri e propri esperimenti di verifica e progressivo miglioramento della qualità della struttura informatizzata di gestione del Mose e in particolare delle procedure e dei dati necessari per gestire qualsiasi situazione, imprevisti compresi. Si tratta di attività di eccellenza (che verranno mantenute e progressivamente estese al sistema reale mano a mano che gli impianti alle bocche di porto saranno ultimati), particolarmente efficaci per la messa a regime del sistema, per individuare eventuali miglioramenti, per l’addestramento del personale. Le barriere del Mose saranno comandate dalla Sala operativa centrale, all’interno della Control room, dove perverranno tutte le informazioni necessarie per garantire il controllo del livello delle acque in laguna: i monitoraggi e le previsioni meteo-marine; la comunicazione di coordinamento con gli Enti territoriali competenti (Capitanerie di Porto e Autorità Portuali di Venezia e Chioggia, Comuni lagunari, ecc.); lo stato degli apparati elettro-meccanici per il sollevamento delle paratoie e degli apparati di controllo. In previsione di un evento di acqua alta, la Sala operativa centrale dell’Arsenale impartirà i comandi alle sale operative di ciascuna bocca lagunare che provvederanno ad azionare le paratoie. Per garantire un sicuro controllo del livello delle acque, il sistema di gestione del Mose utilizza le migliori conoscenze disponibili sulla fisica dei processi meteo-marini di generazione dell’acqua alta nell’Adriatico e di propagazione della marea a Venezia, maturate in oltre vent’anni di attività.
Per la difesa di Venezia e della laguna dalle acque alte
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia
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